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Programmare gli investimenti per la ripresa

Il quadro definitivo della crisi economica generata dal Covid sarà completo solo nel corso dell’autunno quando si potrà valutare la curva di rimbalzo di consumi e del PIL.

Ad oggi però sappiamo che la caduta del PIL italiano (così come quella degli altri paesi europei) è stata gravissima: -12,8% nel secondo trimestre.

Le imprese ancora faticano a ripartire condizionate dal calo della domanda del mercato estero e da una più che comprensibile incertezza per il prossimo futuro.

Il dato più rappresentativo di tale preoccupazione nei confronti del prossimo futuro sono le ore di cassa integrazione passate dalle 700.000 di maggio alle 250.000 di luglio, segnale chiaro che la normalità è ancora distante.

Per un dettaglio sui numeri dell'economia post Covid vi consigliamo questo approfondimento del sole 24 ore.

Prima di tutto proteggere la liquidità

Il nostro consiglio in questo particolare momento è quello di aumentare l’attenzione nei confronti del rischio di mancato pagamento; in Italia i pagamenti insoluti sono cresciuti del 23%, dato che non si registrava dal 2009 (fonte Euler Hermes).

Nel caso della crisi deli anni 2008 – 2010 gli insoluti sono stati intorno alla soglia del 20% per circa tre anni, ma in quel caso le origini della crisi erano interne allo stesso mondo finanziario.

In questa occasione ci aspettiamo invece che sia il mondo della finanza a consentire una ripresa rapida e offrire uno slancio verso quell’evoluzione green e digital di cui si è parlato a lungo negli ultimi anni.

Però prima di progettare investimenti e crescita è fondamentale proteggere la liquidità con strumenti come l’assicurazione del credito o il factoring. Il Cash Flow dovrebbe essere sempre la prima preoccupazione di ogni impresa.

Estensione della moratoria sui finanziamenti

Uno degli strumenti fondamentali per mantenere positiva la liquidità delle PMI è la possibilità di prolungare la moratoria su mutui e i leasing.

Le domande di moratoria da parte delle PMI sono state quasi 1,3 milioni per un importo di circa 158 miliardi di euro (dati al 24 Agosto).

In questa fase delicata il nostro consiglio è quello di presentare la domanda di moratoria solo se strettamente necessario per garantire l’operatività dell’impresa. In questo modo darete un segnale forte a banche e società di leasing per le vostre future domande di credito.

Garanzia Italia anche per il Leasing

Il DL Liquidità ha previsto la possibilità di essere contro garantiti dallo stato attraverso SACE.
Inizialmente i finanziamenti con il leasing non erano previsti ma con l’attuazione in legge del DL sono stati inseriti.

Un’altra importante novità è la presenza anche delle operazioni di factoring tra quelle ammissibili per la richiesta di contro garanzia.

La domanda potrà essere inviata in formato digitale una volta completato il processo di istruttoria e di delibera.

I nostri consulenti saranno a vostra disposizione per una valutazione preliminare e assistervi in tutto il processo.

La Legge Sabatini con il decreto semplificazioni

L’altra grande novità riguarda la Legge Sabatini che è stata modificata dal Decreto Legge Semplificazione n°76/2020 per offrire una maggiore liquidità alle micro e piccole imprese che investono in beni strumentali.

L’importo ammissibile passa da 100 mila e 200 mila euro è l’erogazione al 100% avverrà in un’unica soluzione invece che in 5 anni.

Ricordiamo brevemente che il contributo della Legge Sabatini è richiedibile per leasing su beni strumentali nuovi come

  • Macchinari
  • Impianti
  • Attrezzature
  • Hardware
  • Software e beni digitali a uso produttivo

Il contributo verrà calcolato sulla quota interessi ed è variabile in base al tipo di bene.

Per maggiori informazioni potete leggere il nostro approfondimento o contattare i nostri consulenti che vi aiuteranno anche nella preparazione della documentazione necessaria per la richiesta del contributo.

Garanzie per investimenti “green” e ecobonus

Chiudiamo questo articolo segnalandovi le garanzie fino all’80% degli investimenti “verdi” e l’ecobonus sulle auto a basse emissioni che può arrivare fino a 6000 € per l’acquisto di auto con emissioni <= 20 g/km con rottamazione di veicolo Euro 0, 1, 2, 3 e 4.

I fondi messi a disposizione per il mese di Agosto sono andati esauriti in pochissimi giorni.
Dal primo settembre l’ecobonus è stato rifinanziato con ulteriori 400 milioni di euro.

Per ogni vostra domanda o chiarimento For Group è a vostra disposizione.

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