Per far sì che la vostra azienda sia in grado di sopportare i mutamenti dei mercati, la consulenza di un credit risk manager vi permetterà di rendere stabile il cash flow.
IL QUADRO MACROECONOMICO
Al di là dei timori o dell’ottimismo nei confronti della prossima finanziaria, il quadro macroeconomico dovrebbe consentire al settore industriale di consolidare la crescita dell’ultimo biennio.
Un dato a supporto di questa tesi è il clima di fiducia delle imprese (dati ISTAT ), che continua a rimanere sugli alti livelli del 2017, anche se in leggera flessione a partire da maggio 2018.
Questo clima di ottimismo è generato delle recenti innovazioni tecnologiche e dalle nuove figure professionali che svolgono ruoli cruciali nel percorso di crescita aziendale.
IL CREDIT RISK MANAGER: UNA DELLE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI PER LA GESTIONE AZIENDALE
Una delle figure professionali che non dovrebbero mancare nelle aziende in crescita o che stanno per affrontare nuovi mercati è quella del credit risk manager.
Infatti ogni nuovo cliente può celare il rischio di insolvenza e ritardi nei pagamenti che possono minare il cash flow e quindi l’intera operatività finanziaria dell’azienda.
Non dotarsi di strumenti per la gestione equivale a porre le basi della propria crescita aziendale esclusivamente sul rapporto di fiducia con i nuovi clienti.
Le aziende che si trovano in una fase matura dovrebbero considerare se stesse come una banca: ogni vendita a credito è come una richiesta di liquidità.
Le cause dell’ultima crisi economica sono consistite in prestiti concessi con troppa facilità; per il sistema banca la reazione alla crisi è stata quella di sviluppare regole molto più rigide nell’erogazione del credito e un maggior peso del credit risk manager nel processo di delibera.
Infatti, i tassi di prestiti insoluti sono diminuiti e la salute delle banche è generalmente migliorata.
Le aziende che riconoscono un potenziale rischio nell’apertura di crediti commerciali dovrebbero avere sempre in mente le linee guida generali di chi si occupa di gestione del rischio.
Lo schema prevede i seguenti passaggi:
analisi del rischio
valutare la possibilità di eliminarlo
valutarne la rilevanza
valutare la possibilità di ridurlo
valutare la possibilità di trasferirlo.
Se per la maggior parte delle aziende evitare le vendite a credito significa non vendere, la possibilità di ridurre i rischi e di trasferirli è alla portata di ogni azienda con fatturati da 150.000 € in su, grazie a strumenti come l’assicurazione del credito e il factoring.
Affidare a compagnie esterne l’analisi e la gestione dei rischi permette alle aziende di concentrarsi sulla produzione e la distribuzione commerciale, con la consapevolezza che la solidità finanziaria non potrà essere intaccata da un cliente in difficoltà nei pagamenti.
COSA FARE PER ATTIVARE UNA GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
Se pensi che la tua azienda debba consolidare la propria crescita prevenendo il rischio di insolvenza, il primo passo da fare è fissare un appuntamento con i nostri consulenti per un’analisi preliminare del tuo portfolio clienti.