Contributi per le PMI a sostegno delle fonti rinnovabili Nuovo Bando da 320 Milioni

APPROVATO IL BANDO DA 320 Milioni di Euro a supporto delle fonti rinnovabili

Il bando ha come obiettivo quello di sostenere l’autoproduzione di energia elettrica sia tramite l’installazione di impianti fotovoltaici che di mini eolici.

DETTAGLI DEL BANDO: Contributi e Scadenze

Il bando prevede una procedura di valutazione con graduatoria e finanzia progetti di installazione di impianti fotovoltaici o mini eolici per l’autoconsumo e l’installazione dei sistemi di stoccaggio dell’energia connessi.

È ammesso il leasing finanziario per l’acquisto e l’installazione degli impianti.
Al bando seguirà un decreto attuativo che stabilirà i termini di presentazione per l’invio delle domande.

BENEFICIARI DEL BANDO

  1. PMI attive e operanti nel territorio nazionale in regime di contabilità ordinaria.
  2. Disporre di almeno un bilancio depositato o una dichiarazione dei redditi (per le società di persone e le imprese individuali).
  3. Disporre della diagnosi energetica ex Dlgs 102/2014.
  4. La realizzazione degli impianti dovrà avvenire solo su edifici esistenti e dedicati all’esercizio dell’attività di impresa o su coperture di strutture pertinenti connesse al servizio degli stessi edifici.

Tipologie di Interventi Ammessi

CRITERI DI VALUTAZIONE delle domande

 La selezione delle domande avverrà mediante graduatoria, di seguito alcuni dei criteri attesi:

AMMISSIBILITA’ DEL LEASING FOTOVOLTAICO

L’impresa potrà cumulare i benefici del bando al vantaggio fiscale di un leasing finanziario.

Le tempistiche di predisposizione e pianificazione del progetto sono fondamentali per poter accedere alla graduatoria, insieme potremo predisporre un programma in attesa dell’ulteriore provvedimento nel quale verranno definiti i termini di presentazione delle domande.

Incentivi 2024 per l'Autotrasporto: Opportunità Imperdibile per Rinnovare la Flotta

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il Decreto n. 208 del 6 agosto 2024, stanziando 25 milioni di euro per incentivare l'acquisto di veicoli ecologici e tecnologicamente avanzati.

Questa è un'occasione unica per le aziende di autotrasporto che desiderano rinnovare la propria flotta, migliorare l'efficienza operativa e contribuire alla sostenibilità ambientale.

I mezzi saranno acquistabili anche tramite Leasing; un motivo in più per pianificare con cura le tempistiche delle procedure di acquisto.

Perché Rinnovare la Flotta Ora?

Il settore dell'autotrasporto sta attraversando una fase di trasformazione, spinto dalla necessità di adottare soluzioni più sostenibili ed efficienti.

Gli incentivi stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rappresentano un sostegno concreto per le aziende che desiderano rinnovare la propria flotta con veicoli all'avanguardia.

Comprendiamo che l'acquisto di nuovi veicoli rappresenti un impegno significativo, tuttavia, con gli incentivi attuali e le soluzioni leasing personalizzate, questo investimento diventa più accessibile che mai.

È il momento ideale per valutare come questi vantaggi possano integrarsi nelle future strategie aziendali.

I vantaggi di rinnovare la flotta

Risparmio Economico: Grazie ai contributi, è possibile ridurre significativamente il costo di acquisto dei nuovi veicoli.

Efficienza Energetica: Veicoli moderni consumano meno carburante e richiedono meno manutenzione.

Immagine Aziendale: Mostrare un impegno verso l'ambiente diventa un pregio per l'azienda.

Competitività: Una flotta aggiornata permette di offrire servizi migliori ai clienti.

Dettagli degli Incentivi

Acquisto di Veicoli a Trazione Alternativa

tabella incentivi autotrasporto 2024

Il decreto prevede contributi per l'acquisto di veicoli nuovi alimentati a:

In caso di contestuale rottamazione è previsto un bonus variabile a seconda della vetustà del mezzo radiato.

Esempio di Contributi:

Veicolo Elettrico oltre 16 tonnellate:
Contributo base: €24.000
Bonus rottamazione: €1.000 se si rottama un veicolo Euro IV o inferiore

Veicolo a Metano CNG da 7 a 16 tonnellate:
Contributo base: €9.000
Bonus rottamazione: €1.000

Rottamazione e Acquisto di Veicoli Euro VI

Se si decide di rottamare veicoli obsoleti, i contributi aumentano:

Veicolo Euro VI oltre 16 tonnellate:
Contributo senza rottamazione: €15.000
Contributo con rottamazione di Euro IV o inferiore: €30.000

Veicolo Euro VI da 3,5 a 7 tonnellate:
Contributo senza rottamazione: €3.000
Contributo con rottamazione di Euro IV o inferiore: €6.000

Acquisto di Rimorchi e Semirimorchi per Trasporto Combinato

Contributo senza rottamazione: fino a €5.000 (€3.000 per grandi imprese)
Contributo con rottamazione: fino a €7.000 (€5.000 per grandi imprese)

Maggiorazione del 10% per Piccole e Medie Imprese (PMI)

Le PMI possono ottenere un ulteriore 10% di contributo. Se l'azienda fa parte di una rete di imprese, le maggiorazioni sono cumulabili.

Condizioni e Vincoli

Vincolo di Possesso: I veicoli acquistati con i contributi devono rimanere nella disponibilità dell’azienda fino al 30 giugno 2028.

Requisiti per la Rottamazione: Il veicolo da rottamare deve essere stato di proprietà dell’azienda da almeno un anno prima del 13 settembre 2024.

Termini per le Domande: Le modalità di presentazione saranno definite in un prossimo decreto, ma gli acquisti effettuati dopo il 13 settembre 2024 sono già validi per gli incentivi.

Come Possiamo Aiutarti

Non perdere questa straordinaria opportunità per modernizzare la tua flotta e rendere la tua azienda più competitiva.

Contattaci per scoprire come accedere ai contributi.

Bando Veicoli Aziendali 2024: Sostituzione di Veicoli Inquinanti in Veneto

In un mondo sempre più orientato verso la sostenibilità, le aziende possono aggiornare il loro parco auto per ridurre l’impatto ambientale e contribuire alla transizione verso un’economia più verde. Sostituire i veicoli aziendali inquinanti con mezzi più efficienti e a basse emissioni non solo contribuisce a proteggere l'ambiente, ma può anche portare benefici economici e migliorare l’immagine aziendale.

La Giunta regionale del Veneto, in collaborazione con Unioncamere Veneto, ha annunciato il Bando “Veicoli Aziendali 2024” per incentivare la sostituzione di veicoli inquinanti con mezzi a basso impatto ambientale, mettendo a disposizione € 6.908.080,00, suddivisi in due linee di finanziamento

La data di scadenza per la presentazione delle domande è il 14 giugno 2024.

Descrizione del Bando

Il bando è dedicato alle Micro, Piccole e Medie imprese con sede legale e operativa in Veneto e vuole promuovere la rottamazione dei veicoli inquinanti e incentivando l'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale di categoria M1 (per il trasporto di persone, fino a 8 oltre il conducente) e N1 (per il trasporto di cose fino a 3,5 t).

Il contributo a fondo perduto sarà concesso in base alla massa del veicolo, alla classe emissiva e al livello di emissioni prodotte, con una maggiorazione del 10% per le Piccole Imprese e del 20% per le Micro Imprese.

Linea A (Veicoli N1): Il finanziamento, pari a € 4.000.000,00, è destinato all'acquisto di veicoli N1 e varia in base alla classe di emissione di particolato, ossidi di azoto (NOX) e biossido di carbonio (CO2). Ad esempio, per veicoli elettrici o a idrogeno con una massa fino a 1350 kg, il contributo è di € 7.000,00.

Linea B (Veicoli M1): Con un finanziamento di € 2.908.080,00, il contributo è assegnato sulla base delle stesse classi di emissione, con un massimo di € 7.000,00 per veicoli a emissioni zero.

Chi può Partecipare

Il bando è aperto alle Micro, Piccole e Medie Imprese attive in Veneto e iscritte al Registro Imprese. Sono escluse le imprese nei settori della pesca, agricoltura e intermediazione di veicoli.

Ogni impresa può presentare fino a 3 domande di contributo per la rottamazione e sostituzione dei veicoli per ciascuna linea di finanziamento.

Modalità di Attuazione

La misura si articola in due fasi:

  1. Manifestazione d’Interesse: Dal 15 aprile 2024 al 14 giugno 2024, tramite la piattaforma informatica Re-start.
  2. Presentazione delle Domande: Dopo la pubblicazione della graduatoria, le imprese ammesse dovranno presentare la documentazione entro il 13 gennaio 2025.

Acquisto Tramite Leasing Finanziario

Il bando permette l'acquisto tramite leasing finanziario, a condizione che il contratto includa:

Nota: L'acquisto tramite noleggio non è ammesso.

Maggiori Informazioni e Consulenza

Se state cercando dei consulenti in grado di aiutarvi ad accedere al Bando Veicoli Aziendali 2024, utilizzando il leasing auto come forma di finanziamento, vi invitiamo a contattarci per pianificare una soluzione su misura per la tua impresa e rinnovare il vostro parco mezzi in un'ottica di sostenibilità.

Innovazione e Sostenibilità nell'Autotrasporto

L'ultima novità riguarda gli incentivi destinati alle imprese di autotrasporto merci per conto terzi,
un’opportunità per favorire l’acquisto di mezzi ecosostenibili e al contempo valorizzare
l’eliminazione dal mercato dei veicoli obsoleti.

Questo quanto riportato dal Decreto pubblicato lo scorso 18 gennaio e con il quale sono stati
stanziati 25 milioni di Euro per sostenere gli investimenti effettuati dalle imprese del settore.

A Chi è Destinato?

Se la tua impresa si occupa di autotrasporto merci per conto terzi ed è regolarmente iscritta al
Registro Elettronico Nazionale (R.E.N.) e all'Albo degli autotrasportatori, potrai beneficiare degli
incentivi destinati al processo di adeguamento del tuo parco veicolare.

Cosa Offre il Decreto?

Il Decreto prevede uno stanziamento di 25 milioni di Euro così ripartiti:

  1. 2,5 milioni di Euro per l'acquisto, anche tramite un’operazione di leasing, di veicoli nuovi di
    fabbrica adibiti al trasporto di merci, che utilizzino tecnologie meno inquinanti come metano CNG,
    gas naturale liquefatto LNG, ibrido (diesel/elettrico) o completamente elettrici.
  2. 15 milioni di Euro dedicati a chi decide di rottamare vecchi automezzi, con massa complessiva
    superiore a 3,5 tonnellate, per acquistare, anche tramite un’operazione di leasing, nuovi veicoli che
    rispettino le normative ambientali più recenti (Euro VI step E, Euro 6-E),
    contribuendo così alla
    riduzione dell'impatto ambientale.
  3. 7,5 milioni di Euro per l'acquisto, anche tramite un’operazione di leasing, di rimorchi e
    semirimorchi nuovi, idonei per il trasporto combinato (ferroviario e marittimo) e altri veicoli
    specializzati
    che offrano vantaggi in termini di risparmio energetico e rispetto per l'ambiente.

Il Ruolo del Leasing

Il leasing emerge come strumento strategico per beneficiare di questa opportunità, permettendo di
rinnovare il parco veicoli senza dover immobilizzare le risorse finanziarie della tua impresa. Questo
permette di disporre di mezzi più efficienti e meno inquinanti, migliorando così anche l'impronta
ecologica.

Perché è importante?

Scegliere veicoli più moderni e sostenibili non solo contribuisce a proteggere l'ambiente ma anche
a migliorare l'efficienza e ridurre i costi operativi a lungo termine.

Condizioni d’Uso dei Mezzi Finanziati

È importante precisare che i veicoli acquistati beneficiando del contributo non potranno essere
alienati, concessi in locazione o noleggiati a terzi fino al 31 dicembre 2027.

Dovranno rimanere nella piena proprietà del beneficiario del contributo, pena la revoca dello
stesso.

Come Approfittarne?

L’operazione di leasing offre la flessibilità e l'accessibilità finanziaria per procedere con
l’acquisizione del veicolo di tuo interesse, offre inoltre la possibilità di “accelerare” i costi di
ammortamento.

Se necessiti di maggiori informazioni, contattaci!

Investire in Innovazione e Sostenibilità con il Piano Transizione 5.0

Con il recente lancio del Piano Transizione 5.0, grazie al decreto-legge PNRR approvato lo scorso 26 febbraio, le aziende che puntano su innovazione e sostenibilità dispongono di un nuovo strumento per sviluppare i propri progetti.

Questo piano rende disponibili 13 miliardi di euro per aiutare le aziende italiane a diventare più digitali ed ecologiche.

Il “tesoretto” è composto da 6,3 miliardi di euro dal programma Re Power EU e i 6,4 miliardi previsti dal Piano Transizione 4.0.

A Chi Si Rivolge?

Il Piano è aperto a tutte le imprese italiane, senza distinzioni di dimensione o settore.

Cosa Viene Finanziato?

Immagina di voler modernizzare le tue linee di produzione con macchinari intelligenti che non solo lavorano meglio ma consumano meno energia, o di installare pannelli solari per produrre energia pulita.

Questi sono alcuni degli esempi di investimenti che il Piano Transizione 5.0 può aiutarti a finanziare, purché portino a un risparmio energetico di almeno il 3% per l'intera azienda o del 5% per un singolo processo produttivo.

Sono agevolabili anche gli investimenti in beni immateriali e in formazione (sempre collegati al progetto di riduzione dei consumi energetici).

I Benefici

Il Piano Transizione 5.0 offre un credito d'imposta che varia dal 5% al 35%, a seconda dell'importo investito, con potenziali aumenti fino al 45% se il risparmio energetico supera la soglia del 10%.

Per esempio, se investite in nuove tecnologie per un valore di 1 milione di euro, potreste ricevere fino a 450.000 euro sotto forma di credito d'imposta.

Perché Considerare il Leasing?

Il leasing strumentale può essere un modo efficace per finanziare questi nuovi investimenti senza intaccare il capitale circolante della vostra azienda.

Il nostro Team può assisterti nella valutazione dell’accesso al credito d’imposta e rendere il
processo più celere.

Come Accedere ai Benefici

Per ottenere il credito d'imposta, è necessario presentare una domanda online, compilando l'apposito modulo fornito dal Gestore dei servizi energetici (Gse) e allegando la documentazione richiesta, nonché un'informativa dettagliata sul progetto d'investimento e i relativi costi.

Una volta verificati i documenti, il Gse comunica al Ministero l'elenco delle aziende idonee a beneficiare dell'incentivo e la somma riservata per ciascuna.

L'impiego del credito d'imposta è consentito esclusivamente attraverso il modello F24, a partire dal quinto giorno successivo alla trasmissione, da parte del Gse all'Agenzia, dell'elenco dei destinatari dell'agevolazione.

Se necessiti di maggiori informazioni, contattaci!

Come recuperare fino al 70% degli investimenti grazie alle agevolazioni fiscali

Le agevolazioni fiscali per le medie e piccola imprese sono in grado di farvi recuperare fino al 70% degli importi spesi per i vostri investimenti.

L’impresa in grado di raggiungere questo obiettivo avrà a disposizione una grande iniezione di liquidità mentre rimane al passo con le innovazioni tecnologiche.

Perché non dovreste approfittarne anche voi?

L’obiettivo del 70% è raggiungibile grazie alla combinazione della Legge Sabatini, più Credito d’Imposta (ex super ammortamento) e normale ammortamento.

Riuscire a presentare tutta la documentazione nel modo corretto e non rischiare di vedersi negare le agevolazioni potrebbe sembrare complesso.

Noi di For Group oltre a intermediare la richiesta di finanziamento vi assisteremo anche per la presentazione delle domande.

Se volete approfondire tutti gli aspetti degli incentivi fiscali vi invitiamo a continuare l’articolo; per domande specifiche rispetto alla vostra situazione saremo sempre disposti ad ascoltarvi.

Legge Sabatini 2021

La Legge Sabatini è un contributo a fondo perduto che viene rinnovato e modificato per il quinto anno consecutivo e può essere richiesto per sostenere investimenti in nuove attrezzature effettuati tramite operazioni di leasing o di finanziamento (è escluso il noleggio).

Il contributo Sabatini viene erogato direttamente sul conto corrente del richiedente successivamente alla consegna dei beni / attrezzature nuove di fabbrica.

Quali beni sono finanziabili dalla Legge Sabatini?

I beni finanziabili sono tantissimi e sono esclusi gli immobili, i terreni e i beni già precedentemente acquistati.

Limitazioni dovute ad altri contributi

La Sabatini è cumulabile con le altre agevolazioni a patto che le altre agevolazioni non escludano espressamente il contributo Sabatini.

In caso di concomitanza con la garanzia MCC (medio credito centrale) il contributo può essere ridotto per le aziende MID CAP (oltre 50 dipendenti e oltre 10 milioni di fatturato).

Per quali importi e valore del contributo

Gli investimenti che possono essere finanziati vanno dai 20.000 € ai 4 milioni di euro.

Il contributo erogato corrisponde a circa  il 7% dell’investimento ed aumenta a  circa il 10% per i beni strumentali tecnologici classificati come industria 4.0.

Legge Sabatini nel centro-sud Italia

Al centro sud la Sabatini è maggiorata ulteriormente per gli investimenti Industria 4.0 per un contributo pari a circa il 14% dell’investimento.

Legge Sabatini in Friuli-Venezia Giulia

La regione Friuli-Venezia Giulia ha introdotto per le imprese con sede nella regione un contributo extra del 10%, sempre a fondo perduto, applicabile sia sugli investimenti ordinari che su quelli 4.0.

Il contributo della Sabatini Friuli ha queste ulteriori caratteristiche

Cronologia della domanda e tempi per il pagamento

Se volete chiedere il contributo Sabatini il primo passo da fare è la presentazione della Domanda.

Solo dopo aver presentato la Domanda potrete procedere con la conferma dell’ordine,  il deposito dell’eventuale caparra e procedere alla richiesta di finanziamento.

Nel caso il vostro fornitore vi abbia già fornito un’offerta datata e solo successivamente abbiate deciso di fare domanda Sabatini, è indispensabile che l’offerta NON riporti sigle o vostre firme di accettazione; nei casi dubbi vi consigliamo di chiedere una nuova offerta con data successiva alla domanda.

Rispettare l’ordine cronologico della procedura è fondamentale per non incorrere in un possibile rifiuto della richiesta di contributo.

Credito di imposta 2021

Il credito di imposta è un contributo erogato come compensazione delle imposte e tasse dovute in F24, nell’arco di tre anni a partire dall’anno di installazione del bene.

Per gli investimenti classificati come industria 4.0 il contributo vale il 50% dell’investimento nominale; Per investimenti ordinari invece il contributo vale il 10%.

Al fine di accedere al contributo è sufficiente che nelle fatture del fornitore sia riportata la dicitura “Beni agevolabili ai sensi dell’articolo 1, commi 1051 – 1063, Legge 178 del 30.12.2020”.

Oltre a questo obbligo è richiesta la perizia asseverata per gli investimenti superiori ai 300.000 €.

Sotto questa soglia è sufficiente una vostra autodichiarazione.

Combinare i benefici fiscali

Combinare Legge Sabatini e Credito d’Imposta consente alle imprese di ricevere contributi che vanno dal 20% al 60% dell’investimento.

Per le imprese di Friuli-Venezia Giulia e del centro-sud il contributo può arrivare fino al 70%.

Se cercate assistenza per raggiungere l’obiettivo di un finanziamento con importanti contributi a sostegno della vostra impresa For Group è sempre pronto per assistervi.

Legge di bilancio 2021 e finanziamenti per le imprese

La legge di bilancio per il 2021 implementa le numerose disposizioni che sono state introdotte per agevolare le imprese contro la crisi generata dalla pandemia.

Il problema principale rimane la liquidità ma nonostante tutto la nostra percezione è che la maggior parte delle imprese non si lasci fermare dalle difficoltà e che la voglia di portare avanti idee, progetti e investimenti non sia mai venuta meno.

I vantaggi per le imprese

Chi si occupa della finanza aziendale dovrebbe conoscer alcune importanti ed interessanti novità della Legge di Bilancio 2021.

Riuscire a sfruttarne anche solamente una può consentire di portare avanti con maggiore serenità gli investimenti e mantenere il passo con la crescita dei propri competitor.

Ecco l’elenco dei punti principali:

Prestiti garantiti dallo stato fino a 30.000 € anche per le PMI e fino a 15 anni

Le norme straordinarie sui prestiti garantiti dallo Stato saranno estese fino al 30 giugno 2021.

Per le PMI la novità maggiore riguarda i micro-prestiti fino a 30 mila Euro con garanzia dello Stato al 100% che vedono la durata del piano di ammortamento aumentare da 10 a 15 anni.

Chi avesse già richiesto il prestito con piano di ammortamento ridotto potrà chiedere l’estensione del piano di rientro.

Aumentano anche i soggetti beneficiari, infatti sono ammesse anche: le società di agenti in attività finanziaria, le società di mediazione creditizia e le società dei periti e liquidatori indipendenti delle assicurazioni.

Viene sancito anche che il tasso di interesse applicato ai finanziamenti oggetto di richiesta di garanzia, non dovrà essere superiore allo 0,20%.

Prestiti garantiti per le Mid- Cap

Dal 1° marzo 2021 e fino al 30 giugno 2021, le mid-cap non potranno più accedere alle garanzie del Fondo, ma saranno ammesse alla garanzia SACE alle condizioni agevolate offerte dal Fondo centrale: garanzie a titolo gratuito e fino alla copertura del 90% del finanziamento, per un importo massimo garantito fino a 5 milioni di euro.

Proroga della moratoria

E’ stata prorogata la moratoria PMI fino al 30 giugno 2021 consentendo alle piccole e medie imprese di chiedere il congelamento delle rate di prestiti e mutui.

Inoltre è confermato che la richiesta di proroga non inciderà sulla centrale rischi Banca d’Italia.

Nuova Sabatini

Per il contributo sui beni strumentali “Nuova Sabatini” (articolo 2 del D.L. n. 69/2013), viene semplificato ulteriormente l’accesso alla misura. Ora per tutte le domande di contributo l’erogazione avverrà in un’unica soluzione, anche per i finanziamenti di importo superiore a 200.000 euro.

Proroga crediti d’imposta

Viene prorogato fino al 31 dicembre 2022 il credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise).

Vengono inoltre confermati anche per gli anni 2021 e 2022:

- il bonus pubblicità nella misura unica del 50% del valore degli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, entro il medesimo tetto di spesa pari a 50 milioni di euro annui.

- il credito d’imposta per le edicole e altri rivenditori al dettaglio di quotidiani, riviste e periodici;

- il credito d’imposta per i servizi digitali riconosciuto alle imprese editrici di quotidiani e di periodici che occupano almeno un dipendente a tempo indeterminato.

Incentivi auto bassa emissione CO2

Per rilanciare il settore dell’auto nell’ottica della sostenibilità sono stati riproposti gli incentivi per l’acquisto di auto nuove ad emissioni ridotte:

Incentivi mezzi pesanti e mezzi speciali

Fino al 30 giugno 2021 è previsto un contributo per l’acquisto di veicoli per il trasporto merci nuovi di categoria N1 (fino a 3,5 tonnellate) nonché di autoveicoli speciali di categoria M1 nuovi.

Il contributo è differenziato in base alla Massa Totale a Terra (MTT) del veicolo, all’alimentazione ed all’eventuale rottamazione di un veicolo della medesima categoria (Euro 4 o superiore), con importi che vanno da 1.200 a 8.000 euro nel caso di rottamazione, mentre in mancanza di rottamazione il contributo va da un minimo di 800 euro fino a 6.400 euro.

Bonus Transizione 4.0

Sono stati prorogati e rafforzati i crediti di imposta del Piano Nazionale Transizione 4.0 fino al 31 dicembre 2022

Si tratta nello specifico:

Consulenza per pianificare gli investimenti nel 2021

I consulenti di For Group sono sempre a vostra disposizione per programmare con la vostra azienda i prossimi leasing e trovare gli strumenti migliori per rendere il 2021 un anno di rilancio.

Finanziamenti per la Patrimonializzazione delle PMI esportatrici

Uno degli indici di bilancio più importanti per valutare la salute finanziarie delle imprese è l'indice di patrimonializzazione, ovvero il rapporto tra finanziamento con mezzi propri (patrimonio netto) e fonti esterne (prestiti, liquidità soci, etc).

Un indice inferiore allo 0,65 % è un segnale di rischio importante che gli istituti di credito giudicano fondamentale per la concessione di nuovi investimenti.


Per migliorare l'indice di patrimonializzazione una delle ultime agevolazioni introdotte dal “Decreto Rilancio” ha l’obiettivo di consentire alle imprese, che operano con l’estero, di richiedere un finanziamento ad un tasso ridotto finalizzato al miglioramento o mantenimento del livello di solidità patrimoniale.

Chi lo può chiedere

Lo possono richiedere le MidCap e le PMI con sede in Italia e con le seguenti caratteristiche:
• Fatturato estero ultimo anno pari al 35% del fatturato totale o fatturato estero ultimo due anni superiore al 20%
• Un indice di patrimonializzazione con un “livello soglia” compreso nel range 0,65% - 2% per le imprese industriali/manifatturiere o compreso nel range 1,00% - 4% per le imprese commerciali/di servizi. Il valore base dell’indice di patrimonializzazione è calcolato sull’ultimo bilancio approvato dall’impresa prima dell’esame della domanda di finanziamento ed è definito “livello d’ingresso”.

L’impresa può presentare domanda qualunque sia il suo livello d’ingresso rispetto al livello soglia, anche se inferiore.

Come funziona

Il finanziamento è finalizzato al miglioramento o mantenimento del livello di solidità patrimoniale (rapporto patrimonio netto / attività immobilizzate nette) al momento della richiesta di finanziamento ("livello d'ingresso") rispetto a un "livello soglia" predeterminato.

Importo massimo finanziabile: € 800.000, fino al 40% del patrimonio netto della tua impresa.
Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di preammortamento.
Tasso: Periodo preammortamento 0,83% e Periodo di ammortamento 0,083%.

Quali sono gli obiettivi del finanziamento?

L’obiettivo è quello di aggiungere o superare il livello soglia, qualora dall’ultimo bilancio approvato, il livello di ingresso risulti inferiore allo 0,65% per le imprese industriali o all’1% per le imprese commerciali o di servizi.
Contestualmente l’obiettivo del finanziamento è quello di mantenere o aumentare la quota di fatturato estero.

Quali documenti sono richiesti

• Visura camerale recente
• Documento di identità in corso di validità dell’amministratore che firmerà la domanda
• Ultimi due bilanci depositati
• Una breve presentazione dell’azienda con indicazione dell’attività, principali clienti e fornitori (nella domanda va inserita una descrizione dell’azienda)
• Il fatturato estero diviso per paese (servono almeno i primi 5 paesi)
• Fatturato estero totale realizzato negli ultimi due esercizi
• Verbale di attribuzione poteri di straordinaria amministrazione all’amministratore che firmerà la domanda
• Eventuale certificazione ambientale della categoria UNI EN ISO 14001
• Eventuale rating di legalità attribuito all’azienda

Come avviene l'erogazione del finanziamento?

L’erogazione del 100% del finanziamento concesso avviene in un’unica soluzione, ed è effettuata entro 30 giorni dalla data di Perfezionamento o dalla data di adempimento delle eventuali condizioni sospensive (inclusa, ove prevista, la consegna della garanzia).

Come avviene il rimborso del finanziamento?

Fase 1: erogazione e preammortamento
Decorre dalla data di erogazione del finanziamento e termina alla fine del secondo esercizio intero successivo alla suddetta data. Al termine di tale fase, SIMEST verifica il bilancio relativo al secondo esercizio ai fini del calcolo del livello di solidità patrimoniale, senza considerare, nelle immobilizzazioni nette, gli incrementi di immobilizzazioni relativi a nuovi investimenti effettuati nel periodo di preammortamento.

Fase 2: rimborso

Ipotesi a: imprese che al termine della prima fase hanno rispettato i loro obiettivi, migliorando il proprio livello di ingresso, fino a raggiungere/superare il livello soglia, o mantenendolo / superandolo, se già uguale o superiore al livello soglia e mantenendo o aumentando la quota di fatturato estero. La fideiussione, eventualmente acquisita, viene svincolata, ed il rimborso avviene in 4 anni ad un tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento.

Ipotesi b: imprese che al termine della prima fase non hanno raggiunto il livello soglia, o, pur rispettando il livello soglia, registrano una flessione o che registrano un calo nella quota di fatturato estero. Tali imprese accederanno ad un rimborso dilazionato a tasso di riferimento con proroga della fideiussione eventualmente acquisita o acquisizione di nuova fideiussione nella misura deliberata dal Comitato.

For Group vi segue nell’iter di presentazione delle domande

Se volete richiedere il credito d’imposta per la patrimonializzazione For Group è al vostro fianco per la presentazione della domanda.

Innovazione e finanza

L’evento Lease 2018, al quale abbiamo partecipato anche noi, è stata l’occasione per gli addetti del settore di fare il punto della situazione sul leasing e sul noleggio auto.

Si può affermare che il 2017 è stato un anno record nel nuovo assetto economico post crisi, con uno stipulato totale che nel 2017 ha superato i 26,6 miliardi di euro con una crescita del 12,9% rispetto al 2016.

I primi mesi del 2018 mantengono tale trend e si stima uno stipulato totale per il 2018 di quasi 30 miliardi di euro. Segnali positivi simili anche dal noleggio auto che si sta assestando come strumento preferito per le nuove immatricolazioni.

A guidare questa crescita è il comparto del leasing strumentale che trova lo stimolo principale nella Legge Sabatini.

Per chi fosse interessato a usufruire di tali contributi teniamo a segnalare che nel mese di Marzo 2018 il capitale residuo era solo il 25% del totale (circa 320 milioni di €).

La stima è che i fondi per quest’anno si esauriranno durante l’estate, a meno che non vengano trovate nuove risorse attraverso i fondi stanziati dal MISE ma non ancora utilizzati.

pmi e industria 4.0Chi sta investendo e in quali beni

Il tema dell’innovazione legato alle nuove tecnologie della ormai nota Industria 4.0 è sicuramente il motore principale degli investimenti e dei progetti aziendali.

Le regioni che si stanno distinguendo in questo processo innovativo sono concentrate al Nord: Lombardia (37% degli investimenti totali in Industria 4.0), Veneto (20,4%) ed Emilia Romagna (13,7%).

Il comparto delle macchine industriali in Italia ha segnato un aumento della domanda del +10%, contro il 2,1% UE e l’1,9% del resto del mondo.

Anche la logistica segna trend positivi su base annua, anche grazie alla diffusione sul mercato di mezzi pesanti alimentati da carburanti alternativi al gasolio.

Il ruolo fondamentale delle PMI nell’innovazione dell’industria Italiana

Quando si è iniziato a trattare il tema industria 4.0 si temeva che le barriere, economiche e di competenze necessarie, avrebbero reso le nuove tecnologie un’opportunità accessibile solo alle medie e grandi imprese, come successo del resto in altri paesi europei (si veda il Sole 24 ore del 20/03/2018).

In Italia questo però non è accaduto. Nel nostro paese infatti le tecnologie si sono diffuse più lentamente, il che probabilmente le ha rese più accessibili ed efficaci.

Infatti si stima che oltre l’80% delle imprese artigiane sono sensibili al tema Industria 4.0 e che il 50% abbia già fatto investimenti in tal senso.

Robotica collaborativa e sistemi di integrazione tra i macchinari, sono le tecnologie maggiormente soggette ad investimenti.

Un processo virtuoso che consente alle PMI di sviluppare tecnologie in grado di renderle sempre più competitive anche sul mercato estero.

Formazioni e eventi per la diffusione dell’innovazione

Un aspetto che richiede ancora margini di sviluppo è quello delle competenze collegate alle nuove tecnologie da in inserire in azienda.

Oltre alle agevolazioni per la formazione introdotte dall’ultima legge di bilancio, si moltiplicano le iniziative per informare le aziende su questo tema, come la serie di eventi organizzata da Confindustria dal titolo Preparati al futuro.

Segnaliamo l’evento del 5 Aprile a Treviso. Per iscrivervi seguite il link.

Efficientamento energetico

I consumi energetici delle aziende sono uno costo che in alcuni settori può incidere per diverse decine, se non centinaia di migliaia di euro ogni anno.

Gli imprenditori non si dovrebbero però rassegnare all’idea che la riduzione dei costi energetici sia impossibile se non con importanti investimenti.

Ridurre i consumi delle aziende è possibile grazie ad un intervento di efficientamento energetico; un’attività complessa, in più fasi, che può essere eseguita solo da aziende certificate.

Riuscire a teneresotto controllo i costi energetici dovrebbe essere un obbietivo primario per le imprese energivore. Infatti grandi aziende siderurgiche trovano conveniente aprire un ufficio preposto alla gestione energetica e a autofinanziare importanti investimenti in nuove tecnologie.

Ma per piccole e medie imprese, a partire da palestre e piscien, accedere alle competenze tecniche e alla liquidità necessaria per i nuovi impianti può essere difficile.

Normalmente un’azienda dovrebbe pagare un professionista per la diagnosi, un altro per la realizzazione del progetto e infine provvedere alla realizzazione dell’investimento. Oltre a preoccuparsi della manutenzione dell’impianto.

Tali sofrzi verranno ripagati in breve tempo poiché la resa energetica che si può raggiungere grazie alle nuove tecnologiche e gli incentivi statali/europei (certificati bianchi) permette di generare un risparmio minimo garantito tale da ripagare il costo dell’investiemento.

Le aziende autorizzate alla diagnosi energetica, la fase di analisi preliminare di ogni possibile intervento, sono le Esco.

Le Esco sono le società specializzate nell’erogazione di servizi di efficienza energetica, come il rapporto energetico obbligatorio per le grandi aziende.

I SERVIZI PER LE AZIENDE
I servizi offerti da Gesco per le aziende del Veneto e del Friuli sono modulari ma pensati per essere usufruiti in modo unitario così da non incidere sulla liquidità aziendale.

In alcuni casi gli interventi di efficentamento energetico consentaono alle azeidne di ottenere dei titoli di efficienza energetica, i cos' detti certificati bianchi. Questi titoli garaniscono una rendita economica e sono un incentivo europeo a sostegno della riduzione delle emissioni e dei consumi.

Gesco è in grado di offrire un servizio di qualità certificato da oltre 10 anni di esperienza sia nel processo diagnositco che in quello progettuale e finanziario. La garanzia di un servizio di qualità è offerta anche dalla certificazione UNI, indipsenabile per rilasciare i certificato di risparmio energetico.

DIAGNOSI ENERGETICA PER LE AZIENDEDiagnosi energetica
Una volta analizzate le bollette di luce e gas (o il report sui consumi) il team di esperti in gestione dell’energia di GESCO realizzerà una diagnosi energetica (DE) con un sopralluogo per mappare le aree di consumo della vostra azienda. In questo modo saranno quantificate le opportunità di risparmio e pianificati gli interventi necessari.

RISPARMIO ENERGETICO MINIMO GARANTITO DA CONTRATTO
Contratto performance energetica
Con il contratto di performance energetica (EPC) GESCO si assumerà direttamente le responsabilità progettuali e realizzative dell’intervento di efficientamento energetico. Nel contratto è compresa la gestione e la manutenzione degli impianti perché la remunerazione di GESCO è data dal flusso di cassa sui risparmi realmente ottenuti.

Riduzione immediata dei consumi energetici
Risultati certi e garantiti nel tempo
Risparmio energetico a completo beneficio del cliente a conclusione del contratto
Riduzione dei costi di manutenzione e gestione
Aumento del valore dell’impresa
Assenza di impegni economici con il finanziamento tramite terzi

FINANZIAMENTO TRAMITE TERZIFinanziamento tramite terzi
Per realizzare gli interventi programmati senza gravare, in parte o in tutto, sul budget di spesa della vostra azienda GESCO offre il servizio di Finanziamento tramite terzi (FTT). Questo servizio è applicabile anche alle fasi operative del progetto (es. acquisto carburante). Concluso il contratto l’impianto diventa di proprietà del cliente.

Miglioramento tecnologico a costo zero
Risparmio energetico come unico strumento di garanzia
Assenza di oneri finanziari
Assenza di rischi tecnici
Accesso ad un vantaggio competitivo senza costi diretti

TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICACertificati bianchi
I certificati bianchi o Titoli di efficienza energetica (TEE) sono dei titoli rilasciati come incentivo ad opere di efficientamento energetico

QUALI AZIENDE POSSONO VALUTARE L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO ?
Alla domanda del titolo è possibile rispondere: anche il piccolo bar sotto casa può ridurre i costi legati ai consumi energetici.

Infatti ci sono due tipologie di interventi perché due sono i fattori che concorrono alla composizione dei costi legati ai consumi energetici.

Modalità di consumo
Operare sulle modalità di consumo significa progettare un impianto tecnologico che migliora le resa energetica.
I possibili tipi di interventi variano molto da settore a settore e tra aziende.

Gli interventi che hanno la maggiore resa in termini di risparmio sono quelli che prevendono impianti di cogenerazione o trigenerazione.
Le aziende industriali dove vengono impiegati fluidi per refrigerati o riscaldati o le piscine riscaldate tutto l’anno, sono alcune delle situazioni possibili in cui un sistema di efficientamento energetico può generare un risparmio economico garantito annuo importante.

E’ impossibile dare una stima delle possibile risparmio senza analizzare le ultime bollette e succesivamente procedere alla diagnosi energetica in loco.

Quanto permette di risparmiare un intervento di efficientamento energetico?

L’investimento per gli impianti di cogenerazione e trigenerazione verrà finanzaito da Gesco, previa analisi finanziaria, e ripagato dalla condivisione del risparmio generato.
Inoltre se la tipologia di impianto lo consente l’azienda potrà ricevere i certificati bianchi, una rendita economica ad incentivo delle opere di efficientamento energetico.

Modalità di approvigionamento
Le aziende di ogni dimensione possono invece valutare di cambiare il fornitore dei servizi energia elettrica e gas.
Gesco propone ai propi clienti anche i fornitrori di energia elettrica e gas che propongono prezzi e servizi pensati appositamente per le aziende.

Per valutare l’opportunità economica di cambiare forntitore è sufficiente scriverci una mail a info@for-group.it con le generalità della vostra azienda e allegare le ultime bollete di luce e gas.

In pochi giorni un nostro consulente vi contatterà per proporvi le migliori opportunità offerte da Gesco.

CHE COS’È L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO PER LE AZIENDE
Con efficientamento energetico si intende l’abilità di un sistema di sfruttare l’energia per raggiungere il risultato voluto. Quanto più i consumi saranno ridotti maggiore sarà l’efficienza del sistema.

Lo scopo di un intervento di efficentamento energatico fornire la stessa qualità di produzione o di servizio riducendo quei costi grazie a tecnologie più performanti o a accordi di fornitura più convenienti.

Realizzare un’intervento di efficientamento energetico, se volessimo cercare un paragone banale, è come fare il confronto tra il passare da un’auto usate a benzina del 2000 ad un’auto elettrica del 2017. Per quanto riguarda il processo di innovamentod degli impianti.

I piani di efficientamento energetico, attraverso azioni mirate alla programmazione, pianificazione, progettazione e realizzazione di un minore consumo energetico; ogni fase della produzione aziendale viene diagnosticato e per ogni vettore energetico utilizzato si stabiliscono per progetto le stime minime garantie di risparmio.

La tipologia di impianti che permette un risparmio energetico maggiore sono quelli che sfruttano sistemi di fluidi termovettori, quindi acqua, vapore o olio, per la generazione di calore o freddo. Rientrano in questa tipologia di impianti: caldaie, centrali termiche, impianti di raffreddamento e altro.

Gesco è specializzata nella realizzazione di impianti di cogerazione e trigenerazione che permettono di non disperdere l’energia dei fluidi termovettori.

Sono svariate le tipologie di aziende che possono valutare interventi di efficientamento energetico capaci di generare decine di migliaia di euro di risparmio annuo.

Ad esempio tra i progetti di Gesco c’è una piscina coperta con un consumo annuo di 190.000 kWh/anno che grazie ad un impianto di cogenerazione è riuscita ridurre i consumi di 9.000 € annui.

I settori in cui è possibile realizzare interventi di effecienza energetica con il maggior potenziale di rendita sono quelli che prevedono degli impianti di cogenerazione e trigenerazione. Gli impianti che ne possono beneficiare sono quelli che sfruttano vettori energetici composti da fluidi. E con Fluidi si intendono acqua, vapori e oli, utilizzati sia nella generazione di calore o nei processi di raffredamento.

Il processo ha inzio con uno studio per valutare quantitativamente l’energia prodotta per una audit dei consumi energetici e conoscere quindi la migliore tipologia di soluzioni tecniche applicabili e ottenere una stima precisa dei risparmi.

I nostri consulenti analizzando le bollette delle aziende vi possono fornire una valutazione preliminare della tipologia di azione che si può mettere in atto: cambio di fornitore enrgetico, impainto di cogenerazione o altri interventi specifici caso per caso.

L’intervento di Gesco permetterà di realizzare i progetti di cogenerazione e trigenerazione per le aziende e di ridurre consumi ed emessioni senza investimenti personali.

L’OBBLIGO DI DIAGNOSI ENERGETICA, A QUALI AZIENDE È RIVOLTO?
In base al dreceto legislativo del Lugio 2014 n.102 articolo 8, le imprese di grandi dimensioni e quelle con un elevato consumo energetico hanno l’obbligo alla diagnosi energetica.
Con grandi imprese si intendono quelle con più di 250 occupati o quelle con un fatturato superiore ai 50 milioni (o un totale annuo superiore ai 43 milioni).

Le imprese a forte consumo sono quelle iscritte all’elenco pubblico presso Cassa Conguaglio per il settore elettrico.

L’audit energetico esamina il sito produttivo ovvero il luogo dove si producono i beni o si erogano i servizi attraverso l’uso di enrgia sotto il controllo dell’azienda.

Nel caso di interventi di efficientamento energatico per imprese di trasporto la rete attraverso cui avviene il trasporoto viene considerata come sito produttivo vistuale.

Durante la diagnosi energetica si considera l’azienda divisa per aree funzionali e per ognuno di essi si considerano i vettori energetici richiesti e prodotti.
Analizzando le prestazioni medie di impianti già realizzati Gesco è in grado di progettare l’intervento di efficientamento e calcolare quale sarà il risparmio minimo garantito.

Gli imprenditori di aziende con consumi energetici importanti possono chiedere una diagnosi energetica ai nostri consulenti senza impengo.

Il contratto con Gesco per la realizzione e manutenzione dell’impianto, oltre alle modalità di condivisone del risparmio generato, verrà presentato solo dopo la proposta di progetto di intervento da parte di Gesco.

I Vantaggi dei servizi Esco

Riduzione immediata dei consumi energetici
Riduzione dei costi di manutenzione e gestione
Risultati certi e garantiti nel tempo
Aumento del valore dell’impresa grazie all’innovazione tecnologica
Assenza di impegni economici legati all’intervento (con FTT)

QUALI AZIENDE POSSONO VALUTARE L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO CON LA COGENRAZIONE?
Per valutare il tipo di intervento necessario per la riduzione dei consumi è necessario valutare il settore in cui opera l’azienda e alcune caratteristiche.

L’esame della bolletta, o del contratto di fornitura in essere è una prassi preliminare necessaria per capire gli ordini di grandezza dell’intervento.

Dalle bollette infatti è possibile capire i Consumi termici (metano, gasolio, GPL, ecc) per almeno una recente annualità, suddivisi per mese (meglio se da bollette perché si reperiscono anche i costi) e i consumi elettrici per almeno una recente annualità suddivisi per mese (meglio se da bollette perché si reperiscono anche i costi).
Quando possibile è sempre bene integrare le informazioni sull’elettrico con le curve di carico orarie scaricabili dal portale del fornitore);

Subito dopo si procede con uno screening di alcune caratteristiche varibili da settore a settore.

Alberghi

Numero di giorni di apertura all’anno e presenza media sul totale dei posti letto disponibili
Caratteristiche della/e caldaia/e, chiller, pompe di calore, UTA.

Stabilimenti termali

Numero di giorni di apertura all’anno;
Caratteristiche della/e caldaia/e, chiller, pompe di calore, UTA.

Piscine Riscaldate

Numero di giorni di apertura all’anno;
Caratteristiche della/e caldaia/e, chiller, pompe di calore, UTA.

Cliniche o case di riposo

Caratteristiche della/e caldaia/e, chiller, pompe di calore, UTA;
Verificare la fattibilità di interventi in esterna (container) in termini di spazi e contesto urbanistico (zonizzazione acustica, particolari vincoli architettonici, ecc).

Palestre con Piscina riscaldata

Numero di giorni di apertura all’anno;
Caratteristiche della/e caldaia/e, chiller, pompe di calore, UTA.

Palestre

Numero di giorni di apertura all’anno;
Caratteristiche della/e caldaia/e, chiller, pompe di calore, UTA.

Lavanderie industriali

Numero di giorni di operatività all’anno e numero dei turni di lavoro al giorno;
Caratteristiche della/e caldaia/e, compressori, impianti di depurazione delle acque.

Industria chimica (es. stampaggio materie plastiche, etc. )

Numero di giorni di operatività all’anno e numero dei turni di lavoro al giorno;
Caratteristiche della/e caldaia/e, chiller, gruppi frigo, compressori, UTA, (anche illuminazione se h24);
Consumi elettrici/termici misurati per singola apparecchiatura se hanno sistema dedicato di monitoraggio (telemetring).

Industria farmaceutica

Numero di giorni di operatività all’anno e numero dei turni di lavoro al giorno;
Caratteristiche della/e caldaia/e, chiller, gruppi frigo, compressori, UTA, (anche illuminazione se h24);
Consumi elettrici/termici misurati per singola apparecchiatura se hanno sistema dedicato di monitoraggio (telemetring).

Industria alimentare (lavorazione carni, salumifici, caseifici, pastifici, ecc…)

Caratteristiche della/e caldaia/e, chiller, gruppi frigo, compressori, UTA;
Consumi elettrici/termici misurati per singola apparecchiatura se hanno sistema dedicato di monitoraggio (telemetring), in particolare sarebbero utili misure dedicate sui consumi elettrici per la parte freddo;

Industria in generale

Caratteristiche della/e caldaia/e, chiller, gruppi frigo, compressori, UTA (anche illuminazione se h24);
Consumi elettrici/termici misurati per singola apparecchiatura se hanno sistema dedicato di monitoraggio (telemetring), in particolare sarebbero utili misure dedicate sui consumi elettrici per la parte freddo;
Eventuali Diagnosi Energetiche già realizzate, campagne di misura effettuate su alcuni macchinari;
Numero di giorni di operatività all’anno e numero dei turni di lavoro al giorno.

ESEMPI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
Ecco alcuni esempi di intervento.

SETTORE INTERVENTO RISPARMIO ENERGIA ELETTRICA VANTAGGI
Alberghiero Impianto di cogenerazione 618.000 kWh/anno Riduzione consumi gas 84 %
Salumificio Impianto di cogenerazione 113.881 kWh/anno Riduzione uso caldaie tradizionali 85 %
Gdo Sostituzione lampade led in 46 punti vendita ca. 14.500 MWh/anno Maggiore durata delle nuove luminarie
Industria metallurgica Installazione di due forni alimentati a media frequenza 3.190.655 kWh Eliminazione turno notturno e riduzione da 6 a 5 giorni lavorativi senza variare la produzione

Nello specifico vediamo un esempio di un impianto di cogenerazione come incide sui consumi energetici.

Energia elettrica 540.000 €/anno 148.000 €/anno
Gas 350.000 €/anno 454.000 €/anno
Totale 890.000 €/anno 602.000 €/anno

L’intervento di questo esempio ha permesso l’acquisizione di 381 Titoli di efficienza energetica.

SETTORI DI INTERVENTO
Fabbricazione di materie plastiche
Produzione prodotti alimentari
Birrifici e distillerie
Fabbricazione carta e cartone
Fonderie
Industria chimica
Concerie
Settore turistico
Impianti sportivi
Case di cura
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